Covid-19, Ricciardi: “Serve lockdown totale”. Alla ricerca della sintesi salute-sopravvivenza economica

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Walter Ricciardi, consigliere del Ministro alla Salute Roberto Speranza, incita il Governo italiano a istituire un lockdown totale ma cosa accadrebbe in Sicilia dopo settimane di zona rossa e poi arancione?

“È urgente cambiare subito la strategia di contrasto al Covid-19: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali ma di durata limitata – dice il professionista all’Ansa -. Va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale. È evidente che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Ne parlerò col Ministro Speranza questa settimana. In questo momento le attività che comportano assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia e gli impianti da sci rientrano tra queste. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera”.

Nell’isola nelle ultime settimane gli operatori dei settori coinvolti dalla sospensione dell’attività hanno protestato a più riprese. I ristoratori, categoria fortemente colpita dalle misure anti-Covid-19, riscontrerebbero nuovamente – proprio ora che la Sicilia diventerà gialla – problematiche e disagi. Un esempio lampante di quanto sta accedendo è avvenuto in questi giorni a Catania. I commercianti della città etnea, infatti, hanno patito l’annullamento delle regolari celebrazioni della Festa di Sant’Agata, evento religioso che generava introiti per tutti i settori.

L’emergenza sanitaria, senza dubbio da tenere sotto controllo e contrastare, non deve essere messa esclusivamente al primo piano: la crisi economica derivante deve essere evitata. Una soluzione che potrebbe soddisfare tutte le necessità sarebbe l’erogazione, puntale e precisa, di ristori economici alla gente duramente colpita dalle chiusure. Un nuovo lockdown senza i supporti adeguati potrebbe generare conseguenze devastanti per il tessuto economico siciliano. I lavoratori, infatti, molto spesso hanno condiviso la scelta delle autorità di chiudere le attività per evitare il contagio del virus ma allo stesso tempo chiesto e preteso sostegno economico. È ormai storia nota quella vissuta da molte attività che, dopo lockdown e divisione dell’Italia in “zone”, sono state costrette ad abbassare definitivamente le saracinesche dei propri esercizi. La Sicilia, così come l’Italia intera, non può permettersi il fallimento di così tante imprese. La simbiosi tra garanzia sanitaria e supporto economico certamente non è facile da trovare ma necessaria la sintesi salute-sopravvivenza economica, per rimettere in moto il paese.

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